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Tavola disegno 13.png

Note di regia

Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni  

Regia di Filippo Rotondo

(English version below)

Quando si riflette sulla grandiosa opera della Cavalleria Rusticana di Mascagni, ci si trova inevitabilmente immersi in un universo denso di ricchezza e colore, intriso di un folklore che costituisce non solo un fondamento, ma il tessuto stesso dell'opera. Tuttavia, ciò che rende veramente straordinaria questa composizione è la magistrale fusione tra le tradizioni, le luci e le ombre della vita rurale in Sicilia e il dramma umano inciso da Mascagni, il quale si ispirò alla novella di Giovanni Verga, tessendo così una tela intricata e coinvolgente.

 

La Cavalleria, in tutta la sua potenza drammatica, si rivela come un teatro vivente, in perfetta armonia con le tradizioni pasquali siciliane. Approfondendo la partitura, mi sono trovato a interrogarmi su come trasportare sulla scena questo legame intrinseco tra tradizione e dramma.

 

Al cuore della narrazione emerge Santuzza, spesso dipinta come una figura di vittima melodrammatica, ma in realtà una donna dalle profonde sfumature, motivata da un'inesauribile sete di vendetta per l'onore tradito da Turiddu, colui che l'ha sedotta e poi abbandonata, lasciandola incinta e disonorata.

Ciascun personaggio si confronta con la tragedia della morte in maniera unica, in un contesto sociale in cui il delitto d'onore non solo era comune, ma talvolta anche celebrato. Tuttavia, in questa società patriarcale e misogina, la donna era spesso ridotta a un oggetto, priva di potere e difese. È proprio in questo contesto che Santuzza, con astuzia e determinazione, si trasforma in una sorta di Jago femminile, manovrando Alfio per ottenere la sua vendetta. Alla base della vendetta di Santuzza c’è il suo essere disonorata, subendo un aborto e perdendo dunque l’unica cosa che potesse darle un futuro.

 

Mi sono immerso deliberatamente nell'approfondimento delle molteplici tradizioni della Settimana Santa siciliana, scoprendo un universo affascinante e ricco di sfumature. Oggi, vogliamo condividere con voi questo viaggio, che vi porterà ad esperire la Via Crucis come attori coinvolti nei drammi personali dei cittadini. Poi, procederemo in solenne processione verso la chiesa, per infine assistere al suggestivo spettacolo della "Diavolata" di Adrano, una rappresentazione pasquale che mette in scena lo scontro tra forze angeliche e demoniache, culminando nell'assassinio del giovane Turiddu, il tutto arricchito dalla maestosità dell'iconografia sacra, dalle statue della Pietà al Sacro Cuore di Maria.

 

Mascagni e Verga, con la loro opera, creano un perfetto connubio tra dramma umano e tradizione secolare, e noi saremo lieti di accompagnarvi in questo viaggio emozionante attraverso le passioni e le consuetudini di un mondo antico e affascinante.

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ENG

When reflecting on Mascagni’s grand opera Cavalleria Rusticana, one inevitably becomes immersed in a universe dense with richness and color, steeped in folklore that is not only a foundation but the very fabric of the work itself. Yet, what truly makes this composition extraordinary is the masterful fusion of traditions, the light and shadow of Sicilian rural life, and the human drama engraved by Mascagni, who drew inspiration from Giovanni Verga’s novella, thus weaving an intricate and compelling tapestry.

 

Cavalleria, in all its dramatic power, reveals itself as a living theater, in perfect harmony with Sicilian Easter traditions. Delving into the score, I found myself questioning how to bring to the stage this intrinsic bond between tradition and drama.

 

At the heart of the narrative stands Santuzza, often portrayed as a melodramatic victim, but in truth a woman of deep complexity, driven by an unquenchable thirst for revenge for the honor betrayed by Turiddu—the man who seduced and then abandoned her, leaving her pregnant and dishonored.

 

Each character confronts the tragedy of death in a unique way, within a social context in which the crime of honor was not only common but at times even celebrated. Yet, in this patriarchal and misogynistic society, women were often reduced to mere objects, deprived of power and defense. It is precisely in this context that Santuzza, with cunning and determination, transforms herself into a kind of female Iago, manipulating Alfio to obtain her revenge.

 

At the root of Santuzza’s vengeance lies her dishonor, suffering a miscarriage and thus losing the only thing that might have given her a future.

 

I deliberately immersed myself in the exploration of the many traditions of Sicilian Holy Week, discovering a fascinating world rich with nuance. Today, we wish to share this journey with you, one that will lead you to experience the Via Crucis as actors entangled in the personal dramas of the townspeople. Then, we will proceed in solemn procession toward the church, before witnessing the evocative spectacle of Adrano’s Diavolata—an Easter performance that stages the clash between angelic and demonic forces, culminating in the murder of young Turiddu, all enhanced by the grandeur of sacred iconography, from statues of the Pietà to the Sacred Heart of Mary.

 

Mascagni and Verga, with their work, create a perfect union between human drama and age-old tradition, and we will be delighted to guide you on this emotional journey through the passions and customs of an ancient and captivating world.

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